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L'ospite spagnola, i preparativi


di maktero
28.03.2025    |    31    |    0 6.0
"Finalmente mia sorella ha stabilito un contatto ed una comunicazione..."
Sto leccando i piedi di mia sorella mentre lei è impegnata al telefono.
E' un bellissimo momento di intimità tra me e mia sorella.
Mi piace mi sento in pace e mia sorella sembra contenta.
Sta conversando con una feticista spagnola, una protagonista dell'ambiente fetish e bdsm dei piedi che io e mia sorella apprezziamo da sempre.
La magnifica, stupenda "Cecilia barefoot" che ci attrae e ci affascina da sempre e che ci ha stimolato intense e felici masturbazioni, stimolate dal suo stile di vita che lei ha mostrato generosamente con foto e video.
Finalmente mia sorella ha stabilito un contatto ed una comunicazione.
Siamo entusiaste ed io lecco con maggior fervore i piedi di mia sorella augurandomi nel mio animo come anche lei senz'altro faceva, nella sua mente di poter incontrare la nostra Dea!
Ad un certo punto mia sorella scatta urlando di felicità ed entusiasmo.
Urlando mi dice che la nostra Dea ha accettatto di visitarci.
Mia sorella si agitata tutta in fregola, io non sono da meno e sfogo il mio entusiasmo masturbandomi furiosamente, sognando di poter adorare finalmente quella bellissima Dea scalza.
Anche mia sorella comincia a masturbarsi e ci ritroviamo assieme a godere sognanti per la visita della nostra Dea.
Finalmente soddisfatte torniamo alla realtà.
Mia sorella, scopre la sua natura di padrona di casa dice che la casa non è in grado di accogliere convenientemente la Dea.
E mi ordina di darmi da fare per pulire ed ordinare la casa.
Mentre mia sorella accomodata sul divano si attacca al telefono per far sapere alle amiche la graniosa e splendida novità.
Io nuda mi dò da fare per riordinare la casa e per pulirla doverosamente in ogni suo angolo.
Dopo ore e ore di intenso lavoro penso di aver fatto un buon lavoro.
Mia sorella severamente guarda il mio lavoro e trova alcune mancanze; una macchiolina di sporco da qulache parte; un pochino di polvere in qualche angolo; una non corretta pulizia del pavimento.
Insomma non è contenta, mi frusta violentemente fcendomi notare le mie mancanze e mi obbliga a ricominciare le pulizie da capo, mentre lei visto che si fatta trada notte se ne va a dormire.
Io già sfinita continuo le pulizie per tutta la notte; sto attenta a non fare troppo rumore per non disturbare il riposo di mia sorella.
Quando arriva il mattino sono sfinita, esausta.
Ma come consuetudine preparo la colazione per mia sorella che le servo a letto.
Mentre lei bella riposata gusta comodamente la colazione, io sfinita ed affamata mi accascio esausta accanto al suo letto; ben sapendo quale sarebbe stato il mio nutrimento quando mia sorella avrebbe finito di consumare il suo pasto.
Mia sorella prese a consultare una rivista, mentre il suo intestino stava lavorando quello che sarebbe stato il mio nutrimento.
Io esausta ed insonnolita ero sdraiata al fianco del letto aspettando il mio dovere.
Poi mia sorella si alzò e si diresse verso il bagno, annunciandomi che doveva scaricarsi.
Capii che era arrivato il momento della mia colazione.
La seguii in bagno dove lei scaricò la sua urina in un contenitore e la sua merda per terra, poi annunciandomi il buon appettito mi lasciò lì a gustare i frutti del suo corpo.
Dopo una mezzora riapparve alla porta e mi condusse per la casa, facendomi percorre le varie stanze che io avevo provveduto a pulire e riordinare nelle ore precedenti.
Mi disse che si considerva soddisfatta della pulizia e mi permetteva di masturbarmi; ma non in casa dove avrei sporcato ma fuori.
Mi condusse in cortile dicendomi che Cecilia sarebbe arrivata tra poche ore, e mi diede dieci minuti per godere.
Io mi aguantai velocemente al cazzo sapendo che mia sorella sarebbe stata intransigente sul tempo.
Mi masturbai furiosamente mentre mia sorella guardava me e l'orologio; sapevo benissimo che lei mi avrebbe crudelmente interrotta se ci avessi messo più di dieci minuti ed un secondo a arrivare.
Ma riusciii a sborrare per tempo; ansimante per lo sforzo chiesi a mia sorella un premio per la mia prestazione.
Lei mi chiese di aprire la bocca e ci sputò dentro.
Il caldo liquido mi faceva sentire un piacere particolare di intimità con mia sorella; sia fisico che morale.
Fisico, per il piacevolissimo gusto delicato dopo l'atroce sapore amaro della sua merda; morale perche mi faceva sentire come una sputacchiera, un oggetto per riporre i suo rifiuti.
Mi eccittai nuovamente e le chiesi di potermi masturbare ancora.
Lei me lo proibii.
Ci rimasi male; ma lei mi disse che si stava facendo tardi e dovevamo andare a prendere Cecilia alla stazione.
Rientrò a casa per prendere uno straccio di maglietta lurida e sdrucita da indossare per farmi apparire appena decente in macchina dove mi chiese di salire sul divano posteriore.
Lei intanto rientrò in casa e uscì vestita di tutto punto.
Partimmo verso la stazione per prendere la nostra Dea.
Durante il viaggio io di nascosto a mia sorella mi masturbavo.
Ma lei senza nemmeno guardarmi aveva compreso cosa stessi facendo e mi proibii di continuare.











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